Oltre 200 imprenditori hanno partecipato, lo scorso 7 novembre a Roma, alla settima edizione dellâevento âGli Stati Generali del Vendingâ, organizzato da Confida presso la sede di Confcommercio-Imprese per lâItalia. Si è trattato, come sempre, di un momento di forte accreditamento istituzionale per il nostro settore vista la presenza in sala di relatori illustri: tra gli altri, lâonorevole Massimo Garavaglia, sottosegretario al Ministero dellâEconomia e delle Finanze, la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco (Membro della Commissione Politiche dellâUnione Europea) e il vicedirettore dellâAgenzia delle Entrate, dottor Paolo Savini.
Tre le macro-tematiche affrontate in altrettante tavole rotonde: la trasmissione telematica dei Corrispettivi, la plastica monouso (alla luce della recente direttiva UE) e il Vending 4.0 con riferimento alla circolare del Ministero dello Sviluppo Economico del 23 maggio 2018 che inserisce i distributori automatici nel Piano Industria 4.0, estendendo alla Distribuzione Automatica il beneficio fiscale dellâiperammortamento.
Ottimi i riscontri ottenuti da Confida, che ha incassato la piena fiducia delle autoritĂ presenti.
Il dottor Paolo Savini e il dottor Carmelo Piancaldini (responsabile Ufficio Applicativi dellâAgenzia delle Entrate) hanno elogiato Confida per la collaborazione fornita allâAdE nellâiter che ha portato alla Certificazione dei Corrispettivi. âCon Confida lavoriamo in modo proficuo â ha detto Savini â . Lâassociazione ha dimostrato nei fatti di non avere paura dellâinnovazioneâ.
âIl Vending ha fatto un grande sforzo per adeguarsi a questa normativa, non solo a livello economico ma anche di tempo ed energie necessarie per lâimplementazione del sistema â ha ribattuto il presidente di Confida, Massimo Trapletti â . In rispetto alle nostre imprese non possiamo, però, piĂš tollerare che ci siano ancora aziende, del nostro comparto o anche non appartenenti ma che svolgono attivitĂ di cessione di beni e servizi tramite distributori automatici, che non si siano ancora censite sul portale dellâAgenzia delle Entrate e che non abbiano geolocalizzato le proprie macchine e apposto i QR Code sui distributori. Si tratta di una piccola percentuale ma è una fastidiosa concorrenza sleale. Quindi chiedo allâAgenzia delle Entrate che, prima di verificare i dati delle aziende che correttamente si sono registrate e trasmettono regolarmente i dati, effettui un serio controllo sulle aziende non censite e sui distributori automatici privi di QR Codeâ.
âIl secondo messaggio che voglio lanciare â ha continuato Trapletti â è di disponibilitĂ verso lâamministrazione fiscale a fare ciò che è necessario per affinare lâattuale sistema di trasmissione dei dati, coinvolgendo tutta la filiera: imprese di gestione, aziende di software e di sistemi di pagamento. Ma, al tempo stesso, voglio esprimere la nostra contrarietĂ , nel passaggio dalla fase transitoria a quella a regime, fissata per il 1° gennaio 2023, a modificare ulteriormente il sistema di trasmissione dati con apparati hardware o memorie non esistenti allâinterno delle nostre vending machine e quindi non in linea con la volontĂ del legislatore che, nel decreto legislativo 127/2015, ha specificamente previsto soluzioni âche consentano di non incidere sullâattuale funzionamento degli apparecchi distributoriâ.
A oggi sono state censite dallâAgenzia 638mila vending machines. Ă molto migliorata la qualitĂ dei dati trasmessi: si è passati dallâiniziale 18% allâattuale 5% di scarti (trasmissione errate) e, su 42 milioni di comunicazioni, appena lo 0,4% riguarda il cosiddetto âvenduto negativoâ. Si lavorerĂ per arrivare ad azzerare tali anomalie o, comunque, a contenerle in percentuali infinitesimali. Lâimpegno dellâAgenzia, inoltre, facendo seguito alle precise richieste di Confida, è di affinare lâattuale trasmissione telematica dei dati: quindi nessuna âscatola neraâ da inserirenei d.a.
LâAgenzia ha deciso, inoltre, di avere un approccio âsoftâ verso i gestori che presentano trasmissioni dati âanomaleâ: verranno inviate delle comunicazioni che segnaleranno le criticitĂ , senza passare subito alle visite ispettive. I rappresentanti dellâAdE hanno rassicurato che sâinterfacceranno con la Guardia di Finanza per sanzionare le posizioni abusive.
âSiamo soddisfatti di come sta evolvendo la questione dei corrispettivi â ha aggiunto Pio Lunel, presidente del Gruppo Imprese di Gestione di Confida â . Da parte nostra câè la volontĂ di lavorare assieme alle istituzioni affinchè le anomalie di trasmissioni si possano avvicinare, il piĂš possibile, allo zero. Lâintroduzione di questa misura fiscale ha spinto verso lâinformatizzazione le nostre imprese. Per ora, però, si è trattato solo di un investimento, piĂš o meno oneroso a seconda dei casi. Si vedrĂ se nel tempo esso rivelerĂ anche dei benefici per lâorganizzazione aziendaleâ.
A valle della tavola rotonda câè stato lâindirizzo di saluto portato dallâonorevole Garavaglia: âNon sono momenti facili per lâItalia e la sua economia. Dobbiamo rendercene tutti conto. Questo governo vuole, però, fortissimamente fare crescita e aumentare il PIL. Sono, perciò, disponibile ad ascoltare e a portare nelle sedi opportune tutte le istanze di settore che mi verranno segnalate da Confidaâ.
Ne abbiamo giĂ parlato diffusamente sui precedenti numeri della rivista. La proposta di legge approvata a larga maggioranza dal Parlamento Europeo di Bruxelles lo scorso 24 ottobre sulle restrizioni nellâuso della plastica monouso toccherĂ molto da vicino anche il Vending. Sono previsti, infatti: la riduzione del 25%, entro il 2025, dellâuso dei bicchieri; il divieto, dal 1° gennaio 2021, di immissione sul mercato delle palette per girare il caffè; entro il 2025 le bottigliette dâacqua dovranno essere prodotte con un minimo del 35% di plastica riciclata ed essere completamente riciclabili, mentre i tappi e i coperchi dovranno essere attaccati alla bottiglietta. Inoltre dovranno essere adottate misure per la raccolta differenziata, per raggiungere un target del 90%.
Come ha spiegato il direttore di Confida, Michele Adt, sono diverse le motivazioni logiche per cui il Vending non dovrebbe rientrare nella direttiva.
Il nostro settore è prevalentemente (97%) allâinterno di luoghi chiusi: aziende, ospedali, scuole e universitĂ dove vi è il recupero e la raccolta differenziata della plastica e dove il consumo è nelle immediate vicinanze della macchina. Pertanto non ha alcuna possibilitĂ di generare inquinamento marino.
I prodotti monouso in plastica per il Vending sono âtecniciâ e, quindi, fatti apposta per essere alloggiati e sganciati dal d.a. Non sono facilmente sostituibili con altri materiali.
La sicurezza alimentare: il monouso nel Vending garantisce la sicurezza del consumatore perchĂŠ stando allâinterno della macchina evita le contaminazioni.
Le conseguenze per il comparto della plastica, un settore economico che ha la sua leadership in Italia, sono potenzialmente devastanti e coinvolgeranno 25 aziende e oltre 3mila lavoratori. âĂ una direttiva â ha dichiarato Trapletti â fatta in fretta, per motivi elettorali, senza gli adeguati studi sullâimpatto economico che tali decisioni possono creare sia nelle imprese di fabbricazione di prodotti monouso in plastica, che non possono riconvertire dallâoggi al domani la loro produzione, sia nelle imprese di gestione per cui questi prodotti sono essenziali per lo svolgimento del servizio. Pensare di sostituire, ad esempio, le palette di plastica, sottoposte a tutti i controlli di certificazione di qualitĂ , con delle palette di legno di provenienza asiatica di cui non sappiamo nulla su come vengono prodotte, e soprattutto con quale materiale, è pura folliaâ.
âA Bruxelles â ha proseguito Trapletti â nonostante gli sforzi della nostra associazione e la disponibilitĂ di molti parlamentari italiani che hanno capito le nostre richieste, non siamo riusciti a ottenere che la normativa prevedesse unâesplicita esclusione dei âcircuiti chiusiâ come il Vending. LâEuropa non ci ha difesi. Ma noi non ci arrendiamo. Parleremo con i nostri rappresentanti sperando che la sensibilitĂ verso le imprese italiane sia diversaâ.
Nel frattempo il Mediatore dellâUnione Europea ha aperto una procedura per investigare su lacune e pregiudizi nella preparazione della Direttiva Europea sul monouso in plastica.
La senatrice Bonfrisco ha detto che si farà garante politica affinchè la norma europea, quando verrà recepita dal legislatore nazionale, tuteli gli interessi del comparto della plastica e della Distribuzione Automatica. Confida sarà audita nelle commissioni e nei tavoli di lavoro che riguarderanno questo argomento.
Infine, la dottoressa Erika Simonazzi, direttrice marketing di Flo, ha presentato il progetto RiVending che si propone di creare un circuito chiuso di recupero e riciclo di bicchierini e palette del Vending.
Molto dibattuto il tema dellâIperammortamento 4.0 che ha finora avuto unâadesione tiepida da parte dei gestori. Il dottor Marco Calabrò della Direzione Generale Politiche Industriali del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha confermato lâestensione del beneficio al 31 dicembre 2019 anche per gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali e ha fornito alcune spiegazioni tecniche. Le macchine iperammortizzabili sono quelle predisposte per uno scambio di informazioni in maniera bidirezionale con i sistemi informatici del gestore senza, però, la necessitĂ di un software gestionale dedicato: in entrata comunicando, ad esempio la modifica dei dati e dei parametri di configurazione della macchina e/o la variazione del listino prezzi dei prodotti e, in uscita, comunicando informazioni quali lo stato componenti della macchina, la contabilitĂ , la quantitĂ prodotti o altre informazioni di natura logistica e diagnostica. Operazione per cui è obbligatoria la predisposizione, mentre, nei fatti, lâoperatore potrĂ continuare a intervenire ancora manualmente sulle macchine.
Per i distributori funzionanti in maniera bidirezionale non sâintende, inoltre, necessariamente quelli con schermo touch: âconditio sine qua nonâ è solo la bidirezionalitĂ della macchina.
âLâimpresa 4.0 è un investimento sullâinnovazione â ha commentato Trapletti â . Il futuro della Distribuzione Automatica passa dalla gestione in remoto della macchina che permette a ogni singola locazione di essere piĂš efficiente attraverso la segnalazione in tempo reale dei guasti o degli âout of stockâ. Il futuro del Vending passa dai big-data e dallâanalisi del comportamento del consumatore per dargli quello che chiede, nel momento stesso in cui lo chiede. Abbiamo unâopportunitĂ per finanziare il cambiamento: si chiama iperammortamento. Se non la cogliamo oggi, ci troveremo domani ad affrontare questo cambiamento senza alcun aiuto. Si creerebbe cosĂŹ una frattura tra le aziende che ci hanno creduto, ci hanno lavorato e sono state finanziate e quelle che dovranno rincorrere le prime solo con le proprie forzeâ.
âGli Stati Generali del Vending â ha concluso Trapletti â sono un evento che è diventato, anno dopo anno, un momento di riflessione sulla Distribuzione Automatica nel quale vengono trattate le tematiche di piĂš stringente attualitĂ per le imprese del comparto. In questa edizione è stato particolarmente proficuo il dialogo con lâAgenzia delle Entrate, il Ministero dello Sviluppo Economico e i due politici intervenuti con un indirizzo di saluto, i quali mi hanno confermato, personalmente, il loro supporto al Vendingâ.
A nome di Confcommercio ha parlato il vicepresidente vicario, e presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani: âIl periodo economico è complesso: come Confcommercio siamo soddisfatti di quanto fatto dal Governo per quanto concerne le clausole di rappresentanza, ma allo stesso tempo siamo preoccupati per quanto sta succedendo sul fronte dello spread e del rating. Il nostro auspicio è che si vada oltre gli interessi personali, recuperando la buona educazione e promuovendo il bene collettivoâ.
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Enrico Capello